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Berberina - Una panacea per i diabetici?

Tal Friedman
BKin, ND

5 November 2015
Italiano

Berberina - Una panacea per i diabetici?
by Tal Friedman, ND




Berberine - A panacea for diabetics?

Introduzione

La Berberina è un composto che ultimamente sta ottenendo molti consensi per i suoi numerosi effetti benefici sulla salute, in particolare per i diabetici. Ma è veramente apprezzabile? Per scoprirlo conosciamola da un punto di vista scientifico. La Berberina è un alcaloide estratto da una grande varietà di piante, in particolare quelle da tempo in uso nella medicina tradizionale cinese. Alcune di queste piante includono la berberis aristata, berberis aquifolium, berberis vulgarsi, copti cinesi e hydrastis canadesi. Storicamente queste piante sono state utilizzate per curare infezioni microbiche, come anti-infiammatori e come antidiarroici. Un certo numero di studi recenti sia in vitro ed in vivo hanno dimostrato gli effetti benefici della berberina di grande vantaggio per la salute umana.

Molti degli effetti della berberina si ottengono dall’enzima adenosina monofosfato-proteina chinasti attivata (AMPK). L’AMPK è semplicemente un sensore di energia cellulare. Si attiva quando i livelli di energia sono in calo, durante un periodo di digiuno o d’intensa attività fisica. Questa attivazione risulta molto vantaggiosa per l’esercizio fisico incluso, per la biogenesi mitocondriale (la creazione di nuovi mitocondri), con un maggiore assorbimento dello zucchero nelle fibre muscolari e un maggiore immagazzinamento del glicogeno muscolare.


Effects on blood sugar Effetti sul livello di zucchero nel sangue

Della berberina sono stati studiati gli effetti sul livello dello zucchero nel sangue che la rendono particolarmente benefica per l’AMPK. L’attivazione dell’AMPK è uno dei principali meccanismi di azione dei comuni farmaci per curare il diabete come la metformina (Glucophage). A tal proposito gli studi sugli esseri umani hanno confermato l’azione considerevole della berberina. Esaminiamo alcuni di questi studi.

In uno studio su 116 persone a cui è stato recentemente diagnosticato il diabete di tipo 2 sono prescritte 500 mg di berberina due volte al giorno o un placebo. (1) Dopo tre mesi, i partecipanti che avevano assunto la berberina hanno ottenuto un calo notevole di emoglobina A1c, scendendo dal 7,5% al 6,6%. Allo stesso tempo hanno ottenuto notevoli riduzioni di colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi e della pressione arteriosa sistemica. (1) Cinque persone del gruppo trattato con la berberina hanno riportato un disturbo di stitichezza. Due di questi cinque ha dovuto ridurre la dose a 250 mg due volte al giorno per alleviarne i sintomi. (1)

Un studio ha riportato due distinte prove. Analizziamole. Ancora una volta questa prima prova si basa su soggetti a cui è stato recentemente diagnosticato il diabete. (2) In questa prova viene somministrata una eguale dose di 500 mg tre volte al giorno sia di berberina che di metformina, uno dei comuni farmaci per trattare il diabete. (2) Dopo tredici settimane, l’assunzione di berberina così come di metformina ha ridotto i livelli di l'emoglobina A1c. (2) La berberina rispetto all’assunzione di metformina ha esercitato anche effetti benefici sul colesterolo totale e i trigliceridi. La seconda prova ha aggiunto la somministrazione di berberina al trattamento convenzionale di soggetti affetti da diabete di tipo 2 poco controllato. (2) Dopo un periodo di osservazione di tredici settimane si è dimostrato che l’assunzione di berberina ha ridotto i livelli di emoglobina A1c, nonché migliorato la sensibilità insulinica e lipidica nel sangue. (2) In questa prova sono stati riportati lievi sintomi gastrointestinali ancora una volta risolti, riducendo la dose. (2)

Un'altra prova ha confrontato l’assunzione di berberina rispetto nuovamente a quella di metformina, e del rosiglitazone, un altro farmaco noto per la cura del diabete. (3) Dopo 2 mesi i risultati hanno dimostrato che l’assunzione di berberina a digiuno riduce il livello di glucosio nel sangue e di emoglobina glicata corrispondente ai risultati ottenuti dall’assunzione sia di metformina che di rosiglitazone. Ancora una volta solo il gruppo a cui è stato somministrato la berberina ha riportato un calo statistico dei livelli di trigliceridi.

Il controllo dei livelli di zucchero nel sangue non è correlata solo al diabete ma anche ad un certo numero di altre condizioni tra cui l'obesità e la sindrome da ovaio policistico. Analizziamo alcuni studi effettuati su soggetti umani affetti da questi disturbi trattati con la somministrazione di berberina.


Weight Loss Perdita di peso

Uno studio su soggetti a cui è stata diagnosticata una recente sindrome metabolica ha dimostrato una correlazione tra una somministrazione di 300mg di berberina tre volte al giorno (900mg totale) per un periodo di 12 settimane e una significativa riduzione del BMI mediamente da 31,5 a 27,4. (4) Questo risultato equivale ad una diminuzione media del 13%, con una significativa riduzione della circonferenza del girovita complessivamente del 5,5%. (4) In questo studio però non sono state misurate la massa magra e la massa grassa. (4) Un altro studio ha valutato soggetti sani ma obesi con una somministrazione di 500mg di berberina tre volte al giorno (1500mg totale) per 12 settimane. (5) Solo bilanciando l’esercizio fisico è stato possibile un visibile calo di peso corporeo di circa 5kg, con il 3.6% di grasso corporeo perso. (5) La dieta in generale non è stata modificata, ma due soggetti hanno riportato una diminuzione dell'appetito. (5)


PCOS

La PCOS è una condizione abbastanza comune tra le donne, associata ad una resistenza insulinica. La metformina è un abituale farmaco prescritto per il trattamento della PCOS; ugualmente si potrebbe valutare l’efficacia della berberina nel trattamento della PCOS. Una sperimentazione ha comparato la somministrazione di berberina e metformina, con una terapia standard (antiandrogeni ed estrogeni). (6) Sono stati somministrati 1500 mg sia di berberina che di metformina suddivisi in tre dosi rispetto ad uguale dose di placebo per un periodo di 3 mesi. Lo studio ha evidenziato che l’assunzione di berberina era correlata ad una maggiore riduzione della circonferenza del girovita (nonostante le differenze significative di peso) e in più, somministrando sia la berberina che la metformina, non si evidenziavano differenze significative della misurazione di resistenza insulinica, del livello di glucosio nel sangue o dell’insulina, ottenendo un effetto migliore rispetto a quella del placebo. (6)


Aspetti negativi

Ricordiamo che, cosi come una somministrazione di forti farmaci implica effetti collaterali gravi, allo stesso modo la somministrazione di berberina comporterà relativi intensi effetti collaterali. Soprattutto sembra che l’assunzione di berberina inibisca alcuni enzimi epatici, precisamente CYP3A4 e CYP2D6. (7-9) Questi studi testati su soggetti umani dimostrano effettivamente l’effetto inibitorio degli enzimi epatici della berberina. (7-9) Molti farmaci intervengono su questi enzimi epatici coinvolti a loro volta nel processo del metabolismo. Una tale interazione è simile all’azione dei farmaci assunti con il succo di pompelmo, che si avverte di evitare. Se si stanno assumendo altri farmaci, prima di assumere anche la berberina è molto importante informarne il medico. Le probabilità che la berberina possa interagire con i farmaci sono alte. Controllare sempre prima.


Muscle Muscolo

Con l’avanzare dell’età, a partire dai 50 anni, si perde progressivamente la massa muscolare. Questa normale perdita legata all’invecchiamento si riscontra anche in atleti che continuano ad allenarsi e svolgere attività fisica. Ora, per coloro che svolgono un’attività fisica questa perdita è molto inferiore rispetto a quelli che non lo fanno. Perché questo è importante e che cosa ha a che fare con la berberina?

In precedenza abbiamo accennato all’influenza della berberina su l’AMPK e che l’AMPK che si ritiene benefica per l’esercizio fisico. Bene, l’AMPK può aumentare la proteina Atrogin-1. (10) Quando questa proteina aumenta provoca la rottura del muscolo e inibisce la sintesi di nuove proteine responsabili dell’aumento della massa muscolare. Questo effetto è stato osservato iniettando la berberina in topi con muscoli atrofizzati. (10)

È possibile osservare in una condizione di AMPK l’attivazione di un certo numero di enzimi e proteine. Questi sono altri segnali di bilanciamento degli effetti della AMPK, in modo da ottenere i suoi benefici senza svantaggi. Utilizzarla, in una condizione di particolare resistenza alla formazione tipo, evitando di sottoporre i muscoli agli effetti di soppressione.

Infine abbiamo evidenziato prima che l’assunzione di berberina causa alcuni lievi disturbi gastrointestinali. (1-2) Contattare il vostro medico per ridurre la dose assunta e alleviare la manifestazione di questi sintomi.


Conclusione

La berberina è molto efficace come trattamento per il diabete. Si utilizza analogamente ai trattamenti convenzionali, la metformina e rosiglitazone. La berberina è ulteriormente benefica nel trattamento della sindrome metabolica in grado anche di ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi. Questo rappresenta un eccellente vantaggio per la cura del diabete e la sindrome metabolica che solitamente si manifestano insieme.

Esistono alcuni svantaggi legati all’assunzione di berberina, come abbiamo menzionato in precedenza. È in grado di interagire con altri farmaci, può danneggiare il tessuto muscolare e la sintesi proteica causando disturbi gastrointestinali. Ricordare sempre che adottare un qualsiasi forte trattamento naturale o convenzionale, comporta affrontare alcuni intensi effetti collaterali. È necessario quindi somministrare la berberina con cautela.

In che misura interviene la berberina? Si tratta di un eccellente trattamento oltre che completo per la cura del diabete/sindrome metabolica che prevede modifiche della dieta, esercizio fisico e un monitoraggio a intervalli regolari per verificarne l'efficacia. Come sempre, consultare il vostro medico per stabilire un trattamento a voi più adeguato.