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L'influenza intestinale - Rimedi per la gastroenterite

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L'influenza intestinale - Rimedi per la gastroenterite
by: Philip Rouchotas, MSc, ND

Bolton Naturopathic Clinic
64 King St W, Bolton, ON, L7E 1C7

info@boltonnaturopathic.ca



L'influenza intestinale - Rimedi per la gastroenterite




Introduzione

L'influenza intestinale è il nome comune di quella che in medicina è ufficialmente nota come gastroenterite. Per gastroenterite si intende, in pratica, un'infiammazione del tratto gastrointestinale che di solito coinvolge lo stomaco e l'intestino. La condizione causa una serie di sintomi assai spiacevoli: solitamente una combinazione di diarrea, vomito, dolore addominale e crampi (1). Al peggiorare della malattia possono presentarsi anche altri sintomi come nausea, mancanza di appetito e segni di disidratazione. La tipologia più comune è la gastroenterite virale, causata da diversi virus. Il novovirus è comune tra i bambini in età scolare, e anche negli ospedali e sulle navi da crociera. Il rotavirus è la prima causa di gastroenterite severa nei bambini (sono disponibili vaccini). Infine ci sono virus meno comuni, i cosiddetti astrovirus e l'adenovirus enterico. I soggetti maggiormente a rischio di gastroenterite severa sono gli immunocompromessi (o chi per qualsiasi ragione ha un sistema immunitario indebolito) tra cui i più piccoli e le persone anziane [2].


Diagnosi

Il modo più semplice per diagnosticare la gastroenterite è lasciare che il vostro medico curante o medico naturopata acquisisca una visione completa della vostra storia tramite diverse domande. Vi farà domande su quei segni che possono indicare disidratazione, come bocca secca o diminuita escrezione urinaria. Gli esami fisici possono comprendere la misurazione della pressione sanguigna. Quando si è disidratati, infatti, è probabile che la pressione sia bassa. Oltre a diarrea e nausea, altri sintomi che si presentano con l'influenza intestinale possono includere brividi, febbre, dolore muscolare e perdita di peso. È quindi molto probabile che il vostro medico curante indagherà su questi sintomi. Se invece siete venuti a contatto con cibo contaminato o con persone malate, in genere questa informazione basta a confermare la diagnosi e procedere con i suggerimenti terapeutici. Per quanto riguarda gli esami di laboratorio, è possibile utilizzare dei campioni di feci per identificare il virus che sta causando la malattia. La maggior parte delle volte non c'è bisogno di questo tipo di esame, ma se la malattia si protrae per più di un paio di giorni, una coprocoltura potrebbe essere utile per capire se il problema è causato da un batterio. Ciò assicurerà che otteniate il trattamento più adeguato.


Prevenzione Prevenzione

L'influenza intestinale solitamente può essere prevenuta ricorrendo a buone abitudini igieniche. Per esempio, è estremamente importante assicurarsi di disporre di acqua non contaminata, una questione più che problematica nei paesi meno sviluppati. Prendete precauzioni se viaggiate. L'allattamento al seno è un'altra raccomandazione comune, soprattuto nei paesi con scarsa igiene. Il latte materno sembra infatti ridurre la frequenza e l'intensità delle infezioni (3). Infine, l'organizzazione mondiale della sanità raccomanda la vaccinazione contro il rotavirus per tutti i bambini. Il primo vaccino viene solitamente somministrato ai neonati tra le 6 e le 15 settimane di vita e in genere è piuttosto efficace.


Trattamenti primari Trattamenti primari

Gli antibiotici non sono efficaci contro i virus. Siate prudenti con i medicinali e cercate di utilizzare quantità minime se scegliete di procedere con la terapia farmacologica. Molti medicinali infatti peggiorano i sintomi della gastroenterite. Per quanto riguarda i bambini, evitate gli antidolorifici, usandoli con molta parsimonia. Alcuni di essi, infatti, possono causare tossicità, mentre l'aspirina è pericolosa perché può causare una condizione conosciuta come sindrome di Reye (4). I farmaci che prevengono la diarrea possono rendere più difficile l'eliminazione del virus da parte dell'organismo, perciò sarebbe meglio consultare il vostro medico prima di utilizzarli.

Il miglior trattamento per l'influenza intestinale è il riposo. Che sia dormire, stendersi o semplicemente prendere le cose alla leggera - è importante ridurre il vostro livello di attività. Il riposo permette all'organismo e al sistema immunitario di combattere il virus e riparare i danni arrecati. Inoltre, se siete disidratati, l'influenza può indebolirvi più del normale e di certo non è vostro desiderio peggiorare la situazione.

Durante la guarigione, è estremamente importante accertarsi di restare idratati; perciò bevete molti liquidi. Gli elettroliti, ossia i sali minerali, vengono espulsi con la diarrea o il vomito, perciò è ancora più importante che siano reintegrati. Si può fare bevendo acqua; tuttavia, se insufficienti, è possibile ricorrere a delle soluzioni elettrolitiche, le cosiddette soluzioni reidratanti orali, normalmente disponibili in farmacia. Anche alcune bevande sportive contengono elettroliti, ma in genere non solo la soluzione migliore poiché spesso hanno anche coloranti e altri additivi, così come abbondanti quantità di zucchero. Se avete difficoltà a bere, provate a succhiare del ghiaccio o a fare piccoli sorsi alla volta. Potreste anche provare a bere soda o dei brodi .[4]

Per quanto riguarda l'alimentazione, potreste trovare difficoltà a mangiare, o notare una mancanza di appetito. Si tratta di una situazione normale quando si ha l'influenza intestinale. Probabilmente noterete anche la comparsa di crampi o dolore addominale quando mangiate. Questi fastidi dovrebbero passare in poco tempo. Per aiutare la guarigione, provate a mangiare poco e spesso. Provate a mangiare cibi come cereali, pane, patate, carni magre, banane e verdure (1) e ad ingerire gradualmente cibi leggeri. Potreste prendere in considerazione anche il riso e il pollo. Se vi sentite troppo nauseati, diminuite le quantità di cibo o aumentate gli intervalli di tempo tra un pasto e l'altro. È preferibile evitare anche cibi ricchi di zuccheri, poiché possono peggiorare la diarrea.


Integratori naturali

Esistono diverse vitamine e integratori naturali che possono essere utili nel trattamento della gastroenterite. Alcuni integratori vengono utilizzati proprio perché aiutano ad accrescere l'attività del sistema immunitario. Per esempio, un buon metodo per combattere le infezioni è mantenere un adeguato livello di vitamina D; per questo, se vivete in paesi nordici, una buona soluzione potrebbe essere assumere degli integratori per la maggior parte dell'anno. La vitamina C è un'altra opzione. Essa è essenziale per una corretta funzione immunitaria e l'integrazione può garantire azioni antimicrobiche. Se però notate fastidi allo stomaco, potrebbe non essere la soluzione adatta a voi.

Per quanto riguarda l'approccio fitoterapico, sia l'androgafis che l'echinacea possiedono proprietà anti-virali. Possono essere assunte sotto forma di tintura (estratti alcolici) o in forma essiccata (come capsule, o tè). In genere si suggerisce l'uso sotto forma di tintura o compresse. Si consiglia l'assunzione diverse volte al giorno, fino a quando l'infezione non è debellata. Quando si assumono erbe, è sempre importante assicurarsi di acquistarle presso un buon fornitore (che garantisca una qualità elevata, senza adulterazioni) e alle dosi giuste. È proprio qui che un medico tradizionale o un medico naturopata può venirvi incontro. Un medico naturopata può infatti garantire che la prescrizione sia corretta e appropriata per voi, e soprattutto che sia sicura.

Un'altra erba utilizzata con successo è l'aglio, in forma di allicina (o estratto d'aglio). Questa forma dell'aglio agisce da potente anti-microbico, in pratica eliminando tutti i microbi dannosi. È così potente che potrebbe anche inavvertitamente uccidere i batteri buoni! Per questo motivo, si consiglia l'assunzione di probiotici (almeno 10 miliardi di unità formanti colonie, durante i pasti), quando si utilizzando potenti anti-microbici. I probiotici stessi possono aiutare da soli a regolare l'intestino e a migliorare i sintomi gastrointestinali, ed anche a combattere il virus. In circostanze più gravi, per alcune persone potrebbe essere necessario ricorrere alla terapia intravenosa dopo l'infezione. La cura fornisce la giusta idratazione all'organismo, e, a discrezione del vostro medico curante, è possibile aggiungere vitamine e minerali specifici per aiutare a debellare l'infezione.


Conclusioni Conclusioni

L'influenza intestinale o gastroenterite virale può essere estremamente fastidiosa e debilitante. Per alcune popolazioni, essa può essere mortale. È contagiosa e i sintomi fanno la loro comparsa un paio di giorni dopo l'esposizione al virus. Si può continuare ad essere contagiosi dopo 2 settimane o più. Per questo motivo, abbiamo raccomandato una buona igiene tra le varie buone abitudini legate allo stile di vita. Lavate le mani frequentemente e non condividete cibi o bevande con chi ha contratto l'infezione. Riposate e dormite il più possibile, dando al vostro organismo la possibilità di combattere l'infezione ed evitando ulteriore stress. E soprattutto, ingerite in maniera costante liquidi ed elettroliti. Se vi sentite nauseati, fate piccoli sorsi ad intervalli frequenti. Lo stesso vale per il cibo - provate cibi leggeri in piccole quantità. Se avete crampi dopo i pasti, dovrebbero andar via velocemente.

Gli antibiotici non sono efficaci contro le infezioni virali e perciò è improbabile che apportino qualche beneficio nella cura dell'influenza intestinale. Altri farmaci (antidolorifici, farmaci antidiarroici) possono creare disturbi di stomaco, ed essere pericolosi per i bambini. Gli integratori naturali offrono invece molti benefici con rischi molto limitati. La vitamina C e la vitamina D possono aiutare a rafforzare il sistema immunitario. Erbe come l'andrografis e l'aglio possono avere proprietà anti-virali. Qualsiasi sia la vostra scelta, rilassatevi, e se non vi sentite meglio nel giro di un paio di giorni, vi consigliamo di recarvi dal vostro medico naturopata per avere altri consigli e suggerimenti poiché potrebbe essere necessario eseguire ulteriori esami.