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La malattia del secolo

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Il diabete sarà uno dei problemi di salute più impegnativi del XXI secolo. Attualmente, un canadese su tre convive con il diabete o il prediabete1 la stima è di un totale di sei milioni di canadesi affetti da prediabete.2  Dal 2000, il tasso è aumentato in media del 3,3% all'anno.3 Le stime suggeriscono che, se non interveniamo, tra in nati nel 2000, un bambino su tre nato svilupperà il diabete. 4  Le conseguenze sono dirette: Il diabete accorcia la vita; è una delle principali cause di malattie cardiache, cecità e insufficienza renale; e contribuisce significativamente all'attuale aumento della demenza.5,6 Senza l'azione dell'insulina, le cellule sono incapaci di usare il glucosio. Questo porta a livelli elevati di glucosio nel sangue, mentre quello intracellulare si esaurisce. Le conseguenze del diabete derivano da questa variazione nella distribuzione del glucosio. Le cellule non assorbono nutrimento anche quando c'è sovrabbondanza di glucosio, costringendo il corpo in modalità "fame". L'iperglicemia cronica danneggia i tessuti e aumenta la probabilità di complicanze diabetiche.probioticsLa buona notizia è che è possibile prevenire il diabete di tipo 2 , mentre la fase prediabetica è di solito considerata reversibile.7 L'insorgenza del diabete è in gran parte correlata al peso e allo stile di vita. La resistenza all’insulina, come si è visto nel diabete di tipo 2, è un disturbo sovente legato allo stile di vita. L'opinione spesso condivisa è che una dieta occidentale, associata a uno stile di vita sedentario, sia la causa principale del diabete di tipo 2.8 Purtroppo, poiché è correlato allo stile di vita, i diabetici spesso riferiscono essere stigmatizzati proprio in quanto affetti da diabete. Questa mentalità della "colpa della vittima" può avere un grave impatto, sulla salute mentale dei diabetici. Il senso di colpa per il diabete, percepito come auto-inflitto, porta a sentimenti di vergogna, esclusione e pregiudizio per i malati e le loro famiglie.  9 Sentirsi emotivamente sicuri di solito aiuta i pazienti a gestire i problemi di salute e la loro glicemia in modo più efficace.10

L'alimentazione è tra gli aspetti importanti della prevenzione e del controllo del diabete. Il carico glicemico associato a cibi specifici è uno dei fattori chiave da considerare. Diversi studi hanno documentato che una dieta che produce un elevato carico glicemico è fortemente associata con lo sviluppo del diabete di tipo 2.11  In generale, il cibo vegetale è associato a un minore rischio di diabete di tipo 2, rispetto alle diete a prevalenza di carne. Il cibo a basso contenuto energetico è considerato più benefico del cibo ad alto contenuto energetico. I prodotti lattiero-caseari fermentati possono essere migliori dei prodotti lattiero-caseari non fermentati.12,13,14 I cereali raffinati e le bevande zuccherate sembrano aumentare costantemente il rischio di obesità e diabete. 15 Anche il consumo di una manciata di noci al giorno, può fornire una certa protezione dal diabete di tipo 2.16 

Mediterranean-Style Diet

  • High consumption of olive oil, vegetables, legumes, whole grains, fruits, and nuts
  • Moderate consumption of poultry and fish
  • Low consumption of full-fat dairy products and red meat
  • Low-to-moderate consumption of wine as the main source of alcohol accompanying meals.17

probioticsLa dieta mediterranea è spesso consigliata o considerata ideale per ridurre il rischio di diabete. Gli studi dimostrano il ruolo benefico della dieta mediterranea nella prevenzione e nella gestione del diabete.18I pazienti che seguono una dieta mediterranea di solito vedono maggiori miglioramenti nel controllo glicemico e nei fattori di rischio cardiovascolare, rispetto a quelli che seguono una dieta controllata. Studi epidemiologici dimostrano che la dieta mediterranea è inversamente associata al rischio di diabete di tipo 2. Esistono anche prove a sostegno di un'associazione inversa tra la dieta mediterranea e l'obesità.19 Nello studio PREDIMED, l'incidenza del diabete nei pazienti affetti malattie cardiovascolari è stata ridotta del 52% con l'adozione della dieta mediterranea. 20 Gli studi disponibili mostrano una riduzione complessiva del rischio che, per i soggetti che hanno adottato la dieta mediterranea, va dal 12% all'83%. 21 La dieta mediterranea può aiutare a migliorare il controllo glicemico nei pazienti diabetici di tipo 2. 22  Secondo i risultati di una meta-analisi, il basso contenuto di carboidrati, il basso indice glicemico, l'alto contenuto di proteine e le diete mediterranee migliorano il controllo glicemico (rispettivamente, riduzioni di HbA1c di −0,12% [p = 0,04], −0,14% [p = 0,008], −0,28% [p < 0,001] e −0,41% [p < 0,001]). 23 

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Quando si tratta di diabete, l'esercizio fisico è essenziale. L'esercizio fisico migliora il metabolismo del glucosio e la sensibilità all'insulina, riducendo così il rischio di diabete e malattie cardiache. Lo studio US Diabetes Prevention Program ha dimostrato che 30 minuti di attività fisica quotidiana e una perdita di peso corporeo del 5–10% hanno comportato una riduzione del 58% del rischio di sviluppare il diabete. 24 Gli studi sulla popolazione mostrano anche che l'attività fisica riduce il rischio di diabete di circa il 30%. 25 Trenta minuti di attività fisica da moderata a vigorosa sono stati associati a una differenza del 15% nella sensibilità all'insulina nell’indice HOMA.26 Anche gli studi che hanno preso in esame lo stile di vita generale hanno mostrato una riduzione significativa del rischio di diabete. In genere, questi studi di solito combinano una moderata perdita di peso attraverso variazioni dello stile di vita, inclusi cambiamenti nella dieta e aumento dell'attività fisica. Nei tre o quattro anni successivi a questo programma incentrato sullo stile di vita, c'è stata una diminuzione dell'incidenza di diabete del 58% in entrambi gli studi di riferimento, vale a dire il Diabetes Prevention Program e il Diabetes Prevention Study. 27,28 

Una sana alimentazione, l'esercizio fisico e uno stile di vita sano sono misure preventive di prima linea, mentre trattamenti naturali e integratori alimentari possono aiutare a prevenire e affrontare la resistenza all'insulina. Nutrienti come acido alfa-lipoico, inositolo, curcumina, cannella e resveratrolo possono migliorare la sensibilità all'insulina, abbassare i livelli di zucchero nel sangue, aiutare nella perdita di peso e ridurre la percentuale di pazienti prediabetici che alla fine svilupperanno diabete di tipo 2.

Acido alfa -lipoico

Questo antiossidante è coinvolto nel metabolismo dei carboidrati e nel ciclo mitocondriale dell'acido citrico. 30 Negli studi sull'uomo, l'acido alfa-lipoico ha dimostrato di migliorare la sensibilità all'insulina. La ricerca mostra anche che l'acido alfa-lipoico può aiutare a prevenire il danno endoteliale diabetico e che contribuisce a migliorare il trasporto del glucosio nella cellula. 31 Anche l'integrazione ha dimostrato di favorire il dimagrimento32 La ricerca clinica mostra che l'assunzione di acido alfa-lipoico riduce i livelli di leptina nei pazienti con adiposità in eccesso.  33L'integrazione sembra anche ridurre i sintomi della neuropatia periferica nei pazienti con diabete. 34

Mio-inositolo

L'inositolo è un alcol di zucchero presente in alimenti come cereali, mais, carne, agrumi e legumi. Gli studi dimostrano che l'inositolo ha un effetto insulino-sensibilizzante. 35 Si ritiene che i difetti nel metabolismo dell'inositolo portino alla resistenza all'insulina, in particolare nei pazienti con sindrome dell'ovaio policistico. I ricercatori ritengono che l'inositolo aiuti a indurre l'ovulazione in queste pazienti attraverso il miglioramento della sensibilità all'insulina.36 Le ricerche mostrano anche che l'integrazione di inositolo è particolarmente utile per prevenire la progressione dalla sindrome metabolica al diabete di tipo 2. Nelle donne in post menopausa con sindrome metabolica che seguono una dieta ipocalorica durante l'assunzione di mioinositolo per un anno, sono state osservate riduzioni del colesterolo complessivo, dei trigliceridi e della pressione sanguigna, mentre il colesterolo delle lipoproteine ad alta densità e la resistenza all'insulina sono migliorati. 37

probioticsCurcumina

La curcumina viene impiegata fin dall'antichità nella medicina tradizionale asiatica e indiana.38 La ricerca in pazienti affetti da diabete mostra che l'assunzione giornaliera di curcumina per 12 settimane riduce la glicemia a digiuno. 39 Una meta-analisi degli studi in pazienti con diabete di tipo 2 mostra che l'assunzione di curcumina per 8–24 settimane migliora l'HbA1c dello 0,7%, rispetto a un placebo o a un trattamento convenzionale. La ricerca mostra anche che la curcumina può aiutare in modo significativo a prevenire la progressione dalla sindrome metabolica al diabete. In soggetti in sovrappeso o obesi con prediabete, la ricerca mostra che l'assunzione di curcumina per 90 giorni migliora la sensibilità all'insulina e determina una riduzione del glucosio a digiuno e dell'HbA1c rispetto al placebo40 Inoltre, gli studi mostrano che l'assunzione di un integratore di curcumina per nove mesi riduce la percentuale di sviluppo di prediabete che sfocerebbe, poi, nel diabete di tipo 2. 41

Cannella

Alcune ricerche di laboratorio e sugli animali mostrano che la cannella ha effetti antidiabetici. La ricerca sugli animali mostra che la cannella può aiutare a migliorare il processo dimagrante, la glicemia, l'HbA1c, i livelli di insulina e i lipidi nel sangue nei pazienti affetti da diabete.42 Uno studio circoscritto in adulti con diabete di tipo 2 scarsamente controllato ha mostrato una tendenza al miglioramento della glicemia a digiuno in seguito all'integrazione di cannella nella dieta. 43

Resveratrolo

Il resveratrolo è un polifenolo presente in natura. È contenuto principalmente nel vino rosso, nelle bucce d'uva rossa, nel succo d'uva viola e nei gelsi. Il resveratrolo è utile nel processo dimagrante dei soggetti in sovrappeso o obesi. Una meta-analisi ha mostrato che l'assunzione di resveratrolo riduce il peso corporeo di 0,5 kg, l'IMC di 0,17 kg/m2 e la circonferenza della vita di 0,8 cm, rispetto a un placebo o a nessun intervento.44 Gli studi mostrano anche che nei diabetici di tipo 2, il resveratrolo può abbassare i livelli di glucosio nel sangue a digiuno, l'insulina a digiuno e l'HbA1c. 45,46

Conclusion

Interventi semplici possono fare una differenza notevole, quando si tratta di prevenire la progressione dal prediabete al diabete. Più del 15% della popolazione canadese è attualmente a rischio di sviluppo del diabete e quasi il 9% è già affetto dalla malattia.È il momento di iniziare a fare più esercizio fisico, migliorare la nostra dieta e prendere in considerazione l'integrazione con nutrienti ed erbe come acido alfa-lipoico, curcumina, cannella, resveratrolo e mio-inositolo.