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Infiammazione Acuta nell’Attività Fisica e Recupero - Prospettive Naturopatiche

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Infiammazione Acuta nell’Attività Fisica e Recupero - Prospettive Naturopatiche

by Dr. Sarah King ND

Upper Beach Health and Wellness
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Infiammazione Acuta nell’Attività Fisica e Recupero - Prospettive Naturopatiche


Introduction

Un’infiammazione acuta è la comune risposta a un danno ai tessuti, tipicamente associato a dolore, rossore e gonfiore (1): tutti fattori che interferiscono con il movimento fisico. Quindi ovviamente è qualcosa di cui vogliamo sbarazzarci, così da poter tornare a giocare e a sentirci più a nostro agio. Ma l’infiammazione ha uno scopo e un posto nel breve termine.

In qualsiasi punto il tessuto muscolare o vascolare rimanga contuso, il sistema immunitario viene immediatamente stimolato, spostando i globuli bianchi per una maggiore vasodilatazione e facendo quindi scorrere il sangue verso il punto ferito. Dei mediatori infiammatori vengono rilasciati dalle cellule come modo per risolvere la ferita, tuttavia c’è sempre la possibilità di ulteriore ferita e di un continuo ciclo di incompleta guarigione e infiammazione. (2). Questa sistemazione temporanea del tessuto dopo l’infiammazione può portare a una varietà di disturbi cronici, incluso il cancro (1).

L’esercizio fisico e il normale logorio stesso causano un certo livello di infiammazione. I mediatori infiammatori, come le prostaglandine, vengono normalmente prodotti in risposta al movimento ripetitivo delle cellule dei tendini. Ad esempio correre una ultra-maratona porta naturalmente al formarsi di citochina e prostaglandina infiammatoria nei tendini di piedi, gambe ed anche (3). Queste stesse prostaglandine sono prodotte al principio di una ferita. Fintanto che questi mediatori causano dei processi infiammatori, ne sostengono anche la guarigione. Una parte del processo infiammatorio è la ricostruzione del tessuto tramite sintesi di fibroblasti e collagene. Il reale processo di infiammazione può essere benefico se ai tessuti viene concesso di ripararsi e riprendersi. Ad ogni modo trovarsi esposti ad ulteriori agenti di stress che promuovono il percorso infiammatorio gioca un ruolo importante in questo stato infiammatorio ciclico e cronico che può portare a problemi di salute cronici (4).

La risposta del corpo allo stress e la secrezione di cortisolo aiutano a mediare l’infiammazione. Il basso livello di cortisolo agisce direttamente sul fattore inibitorio della migrazione dei macrofagi (MIF), una citochina pro-infiammatoria, mentre un più alto livello di cortisolo porta a una diminuzione nella secrezione di MIF (Samadi, 2015). Il MIF è coinvolto nella sovra regolazione dei mediatori infiammatori: cyclooxygenase-2 (COX-2) e prostaglandina.

Questo dimostra il bisogno di recupero sia dai regimi di esercizio fisico che da stile di vita stressante. Questo vale per la maggior parte delle persone fisicamente attive, ma è molto più difficile per gli atleti professionisti che generalmente hanno più di una sessione di allenamento al giorno. Al di là di tutto, il recupero è importantissimo per un appropriato funzionamento del corpo. E comunque, per qualcuno che si sta allenando per un evento specifico o per la stagione, il “recupero” è soggettivo e gli antiinfiammatori vengono spesso usati per superare gli allenamenti extra o per alleviare il disagio.


Infiammazione Acuta Acute Inflammation in Physical Activityand Recovery - Naturopathic Perspectives

Considerate l’infiammazione acuta in termini di vesciche e calli. Diciamo che avete da poco intrapreso l’attività del golf e volete allenarvi un po’ nel driving range. Mentre colpite le palline da golf le vostre mani vengono ripetutamente sollecitate e sottoposte alla frizione contro il manico della mazza da golf. Alla fine della giornata notate che la frizione sulle mani ha generato delle vesciche. Decidete di far guarire queste vesciche perché sono dolorose! Dopotutto si tratta di un’infiammazione: rossore, gonfiore, aumento del fluido nell’area, dolore al tatto. Permettete al tessuto di riprendersi man mano che il fluido gradualmente si asciuga e la pelle sottostante ricresce. Mentre continuate a giocare a golf nel corso della stagione, notate che non vi vengono le vesciche come vi è capitato il primo giorno. Ora notate che tutte le aree delle vostre mani dove si verifichi la continua frizione hanno sviluppato dei calli duri. Questi calli si sono sviluppati come forma di protezione. Dall’esperienza la vostra pelle sa che voi continuerete ad arrecare danni a quell’area. La pelle si inspessisce come uno scudo protettivo. In questo modo l’infiammazione a breve termine è benefica: la chiave sta nel permettere al tessuto di guarire. Non appena il tessuto si riprende dal danno, continuerà a divenire più forte, aumentando il depositarsi di fibrina e collagene mentre il tessuto della pelle sottostante si rimodella.

Ora immaginate che dopo quel primo giorno al driving range decidiate di tornarvi subito il giorno successivo. Le vostre mani sono doloranti e quasi spellate, ma voi prendete qualche pastiglia di ibuprofene per poter gestire il dolore e tornate là fuori a far roteare la mazza da golf. Lo scenario più probabile è che le vesciche esplodano rendendo il tessuto, ora aperto, suscettibile a un’infezione. Inoltre le mani potrebbero iniziare a sanguinare: potreste creare nuove vesciche dovendo risistemare la presa e alla fine della giornata (e dopo che l’effetto dell’ibuprofene sarà svanito) vi troverete in una situazione molto più dolorosa e con maggior danno ai tessuti rispetto all’inizio del giorno.

Questo processo può essere messo in relazione a molti tipi di stress o ferita. Lo stress di per sé è in effetti una buona cosa. Il vostro corpo ha la capacità di riprendersi dallo stress a breve termine. Dover gestire quello stress e riprendersi renderà il sistema più forte a lungo termine. Ma quando una persona è cronicamente stressata, lavora in eccesso, non si prende mai un periodo di vacanza, non utilizza strumenti di meditazione o di consapevolezza ed è continuamente esposta a persone o eventi stressanti, il corpo viene sempre tenuto all’erta e produce frequentemente cortisolo. A lungo andare il corpo si trova senza energia e senza i nutrienti base. Sonno, meditazione, cura di sé, vacanze: questi fattori sono tutti estremamente importanti per permettere al corpo di guarire in modo che voi possiate riprendervi a sufficienza per gestire qualsiasi altro evento stressante possa trovarsi sul vostro cammino


Farmaci Anti-Infiammatori Non-Steroidei (FANS)

Abbiamo decine di prodotti sui nostri scaffali che vengono usati per diminuire le infiammazioni, compreso l’ibuprofene, il naproxene e l’ASA (Aspirin®). Abbiamo gli analgesici per portare al sollievo del dolore e un sacco di preparati topici che includono arnica, diclofenac e altri che stimolano sensazioni di calore o di freddo. Forse dovremmo però riconsiderare come utilizzare questi prodotti per promuovere in modo appropriato la salute mentre supportiamo il vigore dei tessuti.

Gli anti-infiammatori da banco (OTC) funzionano tipicamente bloccando la prostglandina-endoperossido sintasi (COX), un enzima usato per produrre prostglandina dall’acido arachidonico. Alcuni studi hanno mostrato che questa inibizione del COX può effettivamente ostacolare la guarigione dei tendini interferendo con la sintesi del collagene (Dakin 2014). Sebbene la ferita possa sembrare provvisoriamente migliorata, questo particolare percorso infiammatorio potrebbe avere un ruolo nel processo di guarigione.

I FANS, sebbene più comunemente prescritti per le infiammazioni, non inibiscono la produzione di altri mediatori immunitari che promuovono l’infiammazione (5). In pazienti affetti da osteoartrite e artrite reumatoide, i FANS potrebbero potenziare il degrado della cartilagine delle giunture (5). Inoltre i FANS sono ben conosciuti per avere seri effetti collaterali incluse le ulcere gastriche e un maggiore rischio di infarto e problematiche cardiovascolari (6) (7).

In generale c’è decisamente un tempo e un posto dove sia richiesto il sollievo dal dolore, e parlando con il vostro medico questa potrebbe essere la scelta giusta per voi. Ma è importante capire come gestire giorno per giorno il logorio da esercizio fisico ed evitare di arrivare all’uso quotidiano di FANS e analgesici. Ci sono molte pratiche casalinghe e terapie naturali atte a ridurre l’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata.


Risoluzione delle Infiammazioni: Guarigione Sana del Tessuto

Il recupero tra sessioni/eventi di esercizio fisico a più alta intensità è necessario perché il corpo e i suoi tessuti si adattino allo stress fisico. Gli atleti spesso si adattano a programmi di pesante allenamento usando applicazioni di acqua fredda e usando anti-infiammatori. È dimostrato che le terapie con acqua fredda riducono il tempo di recupero tra le sessioni d’allenamento come anche l’affaticamento muscolare e l’indolenzimento, limitando il formarsi di acido lattico (8). Questo si applica anche all’individuo attivo medio: il recupero è necessario per permettere al tessuto muscolare di guarire, ma le applicazioni fredde a breve termine possono aiutare a ridurre il dolore e l’indolenzimento post esercizio.

Acute Inflammation in Physical Activityand Recovery - Naturopathic Perspectives

L’idroterapia, soprattutto alternando applicazioni calde e fredde, è un fantastico modo da usare per stiramenti, slogature, botte e gonfiore dopo 24 ore o più dal momento del danno (9). Alternare acqua calda e fredda sotto forma di doccia o bagno aiuta a stimolare il sistema immunitario, la circolazione e la guarigione (9). Come linea guida generale, permettete all’area o al corpo di essere esposto all’acqua tiepido-calda (mai al di sopra dei 40°C) per 3 minuti, poi passate all’acqua fredda per 30 secondi. Ripetete questa serie dalle 3 alle 6 volte, finendo sempre con l’acqua fredda, eccetto nel caso di artrite reumatoide, dove il freddo potrebbe aggravare i sintomi. Altre applicazioni topiche comprendono i gel all’arnica e i preparati che donano sensazioni di caldo/freddo, contenenti mentolo e capsaicina.

Il rullo in schiuma è un grosso esempio di aiuto nella prevenzione del dolore muscolare dato che fornisce un massaggio ai tessuti ed è stato dimostrato che riduce l’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata (10). Il rullo a schiuma può essere usato con il vostro fisioterapista o a casa. I rulli a schiuma sono molto vantaggiosi economicamente e usano il vostro peso corporeo per applicare pressione su specifici gruppi muscolari.


Curcumina e Artrite

L’infiammazione gioca un forte ruolo nell’artrite, spesso scoraggiando i pazienti dall’attività fisica a causa del dolore. Anche se l’artrite è considerata una forma cronica di infiammazione, i pazienti possono essere soggetti a vampe di dolore acuto dipendenti dall’attività fisica e dal movimento delle giunture affette. Coloro che soffrono di artrite alle giunture traggono generalmente beneficio dall’uso a lungo termine di anti-infiammatori naturali come gli acidi grassi omega-3, il resveratrolo e la curcumina (5).

La curcumina viene utilizzata da migliaia di anni nella medicina tradizionale indiana (5) e le sue azioni anti-cancerogene, anti-infiammatorie, antiossidanti ed epatoprotettive sono state ampiamente studiate (1). La curcumina stimola l’attività interstiziale dei collagenasi e nello stesso tempo inibisce i mediatori infiammatori. Aumenta la capacità di antiossidanti nel sangue andando ad attenuare lo stress ossidativo indotto dall’esercizio fisico. (11).

Acute Inflammation in Physical Activityand Recovery - Naturopathic Perspectives

Per i pazienti con artrite reumatoide, la curcumina agisce come protettore e anti-infiammatorio dato che controlla l’iperplasia dei fibroblasti sinoviali (5). Nei casi in cui sia legittimato l’utilizzo di FANS, a seconda della ferita e della raccomandazione del medico, l’utilizzo combinato della curcumina può ridurre la dose richiesta di FANS, promuovendo una concentrazione più sana di medicinali inibitori della COX-2 (5). Questo è piuttosto rilevante per pazienti con stomaco sensibile, dato che la curcumina non ha effetti collaterali gastrointestinali, contrariamente ai FANS (5).


Conclusione

In generale ci sono molte opzioni per promuovere la guarigione dei tessuti. Riposo e recupero dei muscoli sono critici per un appropriato funzionamento e guarigione e sono allo stesso modo necessari per una prestazione sportiva ottimale (12). È importante notare che l’infiammazione acuta è un processo autolimitante, e che sebbene i FANS forniscano temporaneo sollievo dal dolore, potrebbero non avere effetti benefici per la nostra salute su una base regolare o cronica. Vale la pena indagare altri metodi alternativi per il sollievo dal dolore mentre permettiamo al tessuto di guarire, come l’idroterapia e le applicazioni di acqua fredda, e poi lavorare alla prevenzione di futuri danni. Questo si può ottenere con un regolare uso del rullo in schiuma dopo l’esercizio fisico, adeguata assunzione di acqua per idratare i tessuti muscolari, giorni di riposo durante la settimana, una dieta di cibo integrale comprendente fonti di acidi grassi omega-3.